Ditta Dott.ssa Rosalba
Neuropsicomotricista
dell'Età Evolutiva
Cell.  320.8494590

Cosa sono


Per Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) si intende un danno cerebrale, di origine traumatica o di altra natura, tale da determinare una condizione di coma, più o meno protratto, e menomazioni sensomotorie, cognitive o comportamentali, che comportano disabilità grave.

Da questa definizione vengono escluse le patologie cronico-degenerative e, di norma, gli esiti di stroke ischemici (cioè ictus cerebrovascolari di natura non emorragica).

Epidemiologia


In Italia esistono pochi dati epidemiologici che stimano a 250 casi su 100.000 abitanti/anno l'incidenza del Trauma Cranio Encefalico (TCE).
In carenza di dati italiani in genere si fa riferimento a stime internazionali che sono solo parzialmente trasferibili nella nostra realtà (Tiret, Hausherr et al. 1990), (Harrison and Dijkers 1992), (Thurman, Jeppson et al. 1996; Thurman and Guerrero 1999).

Sulla scorta dei dati a nostra disposizione si può così dimensionare il fenomeno nel nostro Paese: 14.000 il numero delle persone che annualmente sopravvive a una Grave Cerebrolesione Acquisita (di sola matrice traumatica); 6.000 il numero di persone che in un anno necessita di ulteriore ricovero in ambiente riabilitativo per effettuare cicli di Riabilitazione ad Alta Intensità (RAI).

Le Gravi Cerebrolesioni Acquisite rappresentano un problema sanitario e sociale rilevante per la elevata Incidenza e prevalenza di queste patologie, che colpiscono spesso giovani e adulti in piena età scolastica o lavorativa, per l'impatto emotivo e materiale sul sistema famigliare della persona colpita, con necessità frequente di profonde modificazioni nello stile di vita dei componenti della famiglia stessa, per le conseguenze sociali in termini di difficoltà di reinserimento scolastico o lavorativo, per il numero e la complessità delle sue sequele disabilitanti di tipo sensomotorio, comportamentale, cognitivo.

Cosa fare


Una persona affetta da Grave Cerebrolesione Acquisita necessita di ricovero ospedaliero per trattamenti rianimatori o neurochirurgici di durata variabile da alcuni giorni ad alcune settimane (fase acuta).
Dopo questa fase, possono essere necessari INTERVENTI medico-riabilitativi di tipo intensivo, anch'essi da effettuare in regime di ricovero ospedaliero, che possono durare da alcune settimane ad alcuni mesi (fase post-acuta).
Nella maggior parte dei casi, dopo la fase di ospedalizzazione, permangono sequele che rendono necessari interventi di carattere sanitario e sociale a lungo termine, volti ad affrontare menomazioni e disabilità persistenti, e difficoltà di reinserimento famigliare, sociale, scolastico e lavorativo (fase degli esiti).
Queste tre tappe (acuta, post-acuta e degli esiti) richiedono risposte specialistiche differenziate, con un “setting” riabilitativo che prevede un lungo percorso terapeutico, basato sul passaggio dal ricovero in cliniche di riabilitazione ad alta intensità sino al reinserimento del paziente disabile nel proprio ambiente domiciliare.

Problematiche


Le severe condizioni cliniche di questi pazienti esigono tempestive ed efficaci risposte sia sul versante sanitario che su quello psicologico e sociale.

Sul versante sanitario occorrono risorse strutturali, tecnologie e competenze mediche di alto livello, che sono molto costose e non si improvvisano dall'oggi al domani.

Parimenti rilevante è il supporto psicologico e l'intervento sociale che queste patologie richiedono, dal momento che in una Grave Cerebrolesione Acquisita non c'è soltanto una persona che soffre, ma con lui “ammala” l'intera famiglia ed il danno del paziente si riverbera su tutto l'entourage affettivo del paziente.